A una settimana dalla morte, Ezio Bosso risulta primo nella classifica Viral di Spotify, la particolare chart che conteggia le maggiori impennate negli ascolti sulla principale piattaforma per l'ascolto di musica in streaming. Quella del maestro d'orchestra e pianista in realtà è una vera e propria conquista, la musica di Bosso occupa infatti cinque delle prime dieci posizioni della classifica, altre tre posizioni tra le prime venti e altre tre tra le prime quaranta. Undici posizioni in tutto quindi, nessuno come lui negli ultimi anni. Il brano con cui il maestro, al quale l'Italia intera ha riservato un saluto commosso in questi sette giorni, occupa la vetta della classifica si intitola Rain, In Your Black Eyes e fa parte dell'album And the Things that Remain pubblicato nel 2016, una delicata suonata per pianoforte, violino e violoncello della durata di 11 minuti.

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L'albo d'oro delle chart di Spotify, dove prevalgono regolarmente generi come rap e trap, ci dice che il target di riferimento della piattaforma è quello appartenente a una fascia più giovane. Questa può forse essere considerata l'ultima vittoria di Ezio Bosso, la conquista di un pubblico abituato a un altro sound? Può darsi, ma non è la vittoria di un genere su un altro: il maestro Bosso non l'avrebbe mai permesso, lui che nel 2016 decise di sperimentare una commistione del tutto inedita mischiando la musica del proprio pianoforte alle rime di due fuoriclasse della scena rap italiana come Dj Gruff e Tai Otoshi, proprio sulle note di Rain, In Your Black Eyes. Allora possiamo considerarla una vittoria più che altro del messaggio lasciatoci in eredità da Ezio Bosso dove la musica, tutta la musica, non è altro che un mezzo per rendere migliore il mondo, con il carico di significati legati al rispetto, l'uguaglianza, la tolleranza e la profondità, che da sempre porta con sè.

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